Oltre al danno anche la beffa. La 72enne titolare di una ricevitoria del Lotto di Ciampino (Roma) nel 2012 fu raggirata per un danno di oltre 800 mila euro. I truffatori si spacciarono per tecnici di Lottomatica e, con la scusa di aggiornare il software dei terminali di gioco, effettuarono migliaia di giocate al 10eLotto senza pagare nemmeno un centesimo. Lottomatica pretese l’ingente somma, seppure mai incassata dalla ricevitoria, e la vicenda finì in tribunale.
Ora la Corte dei Conti ha condannato la titolare della ricevitoria a versare circa 750 mila euro ai Monopoli. Non solo, le ha revocato anche la licenza.
La sventura della ricevitoria del Lotto di Ciampino
Tutto ebbe inizio il 12 agosto del 2012. Lottomatica Spa, attuale concessionaria della riscossione dei proventi del gioco del Lotto (per il 2016 è prevista l’asta per la concessione della nuova licenza), riscontrò anomalie nella raccolta delle giocate del 10eLotto. In genere l’incasso si aggirava attorno ai 45€, ma in una settimana furono registrate giocate per circa 812 mila euro.
Subito Lottomatica disattivo il terminale di gioco in via precauzionale. Nei giorni successivi l’AAMS inviò i propri ispettori nella ricevitoria, ai quali un collaboratore della titolare confermò di non aver mai incassato ingenti somme. Tuttavia il collaboratore disse anche che nei giorni precedenti alcuni uomini, spacciatisi per tecnici di Lottomatica, si erano presentati nella ricevitoria per effettuare degli aggiornamenti al software del terminale di gioco. Probabilmente in quella circostanza sono state registrate migliaia di giocate, senza che la ricevitoria avesse incassato i dovuti importi.
Alcune delle giocate effettuate sono risultate pure vincenti e sono state prontamente riscosse dai truffatori in altre ricevitorie della zona.
L’ignara titolare della ricevitoria, scoperta la truffa, ha prontamente presentato denuncia contro ignoti presso i Carabinieri di Santa Maria delle Mole. Da quella denuncia è partito un procedimento giudiziario al termine del quale i giudici hanno dato torto alla signora per “grave negligenza“. La signora è stata condannata a risarcire circa 750 mila euro ai Monopoli perché “non ha provveduto – si legge nelle motivazioni – a istruire e controllare il suo collaborante secondo le direttive impartite dalla Lottomatica spa con nota del 20 aprile 2012, con cui raccomandava a tutti i ricevitori di non consentire ad alcun soggetto l’accesso al terminale di gioco, se non a personale debitamente autorizzato e in possesso del badge di manutenzione, senza il quale nessuna operazione doveva essere effettuata sul terminale“.
(Fonti e Approfondimenti: ilcaffe.tv – Ricevitoria del Lotto truffata e condannata a risarcire)