Aveva annunciato una mega vincita al Gratta&Vinci: bottino di 500 mila euro, …ma si trattava di un pesce d’aprile. Protagonista della vicenda è il consigliere Augusto Santori, Pdl, del Municipio XV di Roma. Avrebbe voluto smentire la vincita qualche giorno dopo, ma “a un certo punto, per una distorsione mediatica di cui mi scuso con tutti i giornalisti, si è creato il contesto in cui il sottoscritto era divenuto un benefattore, quando invece l’obiettivo era portare l’attenzione sulla decadenza sociale e culturale che sta subendo la nostra Nazione. Il gioco, il divieto più antico del mondo, oggi è diventata la speranza, il sogno”.
Dunque uno pesce d’aprile non fine a se stesso: “più di 50mila sono le slot machine, le rapinatrici con un solo braccio, che si trovano nella città di Roma – prosegue Santori – e che contribuiscono, con altri giochi in cui sono coinvolti migliaia di gamblers, a far spendere buona parte del patrimonio nel gioco d’azzardo legalizzato. Loro sono le vere vittime del debito pubblico. Nell’immobilismo della politica, mi appello a tutti coloro che hanno vinto più di 500mila euro in questi giochi a destinarne una parte congrua alle associazioni che lavorano a sostegno delle vittime della ludopatia, perché sono queste le reali finanziatrici di queste fortune”.
Una vera e propria malattia, quella del gioco d’azzardo, “che solo in Italia -accusa Santori -non è ancora riconosciuta ufficialmente”. Quindi “eccolo il mio pesce d’aprile – continua Santori – l’aver vinto dei soldi al Gratta&Vinci, nel silenzio dei media verso le famiglie che nello stesso giorno perdono soldi, salute fisica e psichica, serenità. Se per me questa vittoria è stato uno scherzo di aprile, per queste famiglie le perdite al gioco purtroppo non lo saranno mai”.
(Fonte: www.tmnews.it)