Don Giuseppe, il prete di Verona che ha giocato 900mila euro alle slot

Un prete della parrocchia di San Giovanni Battista in Tomba Extra, a Verona, avrebbe speso 900mila euro alle slot machines.
I parrocchiani accusano Don Giuseppe Modena di averli derubati, utilizzando i soldi delle offerte (e non solo), per giocare alle slot. Ora, dopo l’intervento del vescovo Zenti, il prete è stato trasferito in una struttura milanese per la cura della ludopatia.

Don Giuseppe ha guidato la parrocchia di San Giovanni Battista in Tomba Extra per 10 anni, dal 2007 al 2017. La sua attività ludopatica, tuttavia, sarebbe iniziata nel 2014. Fino a quel momento aveva avuto un comportamento ineccepibile. Ma negli ultimi anni Don Giuseppe aveva iniziato a chiedere più soldi ai suoi parrocchiani per poter aiutare i poveri e per fare lavori in parrocchia. Ma di tutte quelle offerte si sono perse le tracce. Così i fedeli si sono rivolti al vescovo, che è intervenuto per fare chiarezza sulla questione.

La storia di Don Giuseppe ricorda molto quella di un altro prete, di Marsala (Trapani), che nel 2012 avrebbe sottratto 70 mila euro alle offerte dei fedeli per sfidare la Dea Bendata.

Le accuse dei parrocchiani a Don Giuseppe

Don Giuseppe ci ha derubati e traditi. Si faceva prestare soldi da tutti, anche dagli anziani e dai pensionati“, raccontano i fedeli, chiedendo a gran voce che venga loro restituito il denaro che gli avevano prestato.

L’intera vicenda è stata confermata anche da don Stefano Origano, portavoce del vescovo di Verona Zenti. Le lamentele e le richieste di restituzione dei soldi sono tante.
La Curia si è detta disponibile al confronto per provare a risolvere il problema nel modo migliore.

(Fonti e Approfondimenti: Facebook – Pagina ufficiale statistiche-lotto.it)