Gambling in calo in Gran Bretagna.
Analizzando i dati dell’ultimo report della “Gambling Commission” britannica, si evince un sensibile calo del settore dei giochi e scommesse oltremanica. Contemporaneamente si registra un impennata nella partecipazione al gioco online, con sempre più giovani tra i 25 e i 34 anni che utilizzano smartphone e tablet per effettuare scommesse di ogni tipo fuori casa (anche se gli scommettitori sopra i 45 anni preferiscono usare maggiormente i laptop).
Si sta affermando, in particolare, il cosiddetto settore delle scommesse in-play.
“E’ molto importante monitorare le tendenze e i comportamenti di gioco nella società – dichiara in una nota Paul Hope, direttore del programma della Commissione – e rapporti come questi sono essenziali per noi quando dobbiamo sviluppare i regolamenti“. Anche il Governo spesso utilizza i dati e le statistiche diffuse dalla Commission sul Gambling per definire le sue politiche in tema di gioco d’azzardo.
Il report della “Gambling Commission” britannica relativo agli ultimi tre anni (2012-’15)
Secondo i dati diffusi dalla Commissione, la partecipazione dei britannici al gioco d’azzardo è scesa di oltre dieci punti percentuali negli ultimi 3 anni, passando dal 57% del 2012 al 45% del 2015.
Sensibilissimo il calo di popolarità della National Lottery, che nell’ultimo triennio è passata dal 46% al 32%. La Lotteria Nazionale resta comunque, in termini assoluti, l’attività di gran lunga più popolare tra i “sudditi“. Seguono altre lotterie e gratta e vinci.
Purtroppo nell’ultimo anno il tasso di gioco patologico è rimasto allo 0,5%, lo stesso del 2014. I giocatori più giovani, quelli di età compresa tra 18 e 24 anni, sono quelli più a rischio e alzano la media (1,1%). I giocatori di sesso maschile a rischio ludopatia sono circa l’1%, mentre le donne rappresentano una parte non significativa, prossima allo 0%.
Il problema della dilagante ludopatia tra i giovani è molto sentito anche in Italia. Solo alcuni giorni fa è stata diffusa la notizia di un 19enne di Mestre che ha ‘bruciato‘ circa 70mila euro al gioco online.
(Fonti e Approfondimenti: www.gamblingcommission.gov.uk – Sito ufficiale della Commissione sul Gioco in UK)