Il lockdown prolungato starebbe mettendo a rischio decine di migliaia di posti di lavoro anche nel settore del gioco legale. A lanciare l’allarme è il concessionario Sisal, leader nel settore giochi in Italia.
A rischio immediato ci sono circa 30mila addetti impiegati nella distribuzione fisica (sale giochi, sale scommesse, sale slot, sale bingo, …). Ma considerando anche i lavoratori dell’indotto, quelli che che gravitano attorno al settore del gioco pubblico, i numeri aumentano in maniera preoccupante. Sisal parla di ben 150 mila posti di lavoro a rischio.
La stretta sul gioco legale, d’altronde, ha determinato una crescita del gioco d’azzardo illegale. E il Procuratore nazionale antimafia lancia l’allarme: «È necessario – ha detto Cafiero De Raho – incrementare il gioco legale per sottrarre risorse alla criminalità organizzata e monitorare in modo puntuale tutta la filiera. Molteplici inchieste hanno dimostrato quanto il gioco illegale sia un indotto gestito dalle mafie e dalla ‘ndrangheta”».
Lockdown prolungato: nel 2020 -42,3% entrate per lo Stato dal settore giochi
Le misure restrittive, per arginare la diffusione del contagio da “Nuovo Coronavirus“, nel 2020 hanno già determinato una perdita per le casse dello Stato del 42,3%. In termini assoluti, si parla di circa 4,3 miliardi di euro in meno nelle casse dello Stato rispetto al 2019.
Questo è diretta conseguenza della chiusura dei punti vendita per quasi sei mesi nel corso del 2020.
(Fonti e approfondimenti: Facebook – Pagina ufficiale statistiche-lotto.it)