Una storia che arriva da Brescia e che aiuta a riflettere sulle conseguenze della ludopatia. Protagonista, suo malgrado, è il signor Mario, anonimo 70enne che per tutelare la sua famiglia ha preferito restare anonimo.
L’uomo, con la sua testimonianza, vuole ora aiutare gli altri giocatori come lui che inseguono il sogno di una vincita che cambia la vita. “Si fermino in tempo – è l’appello del signor Mario – , si facciano aiutare“. E per farlo capire più facilmente ha deciso di esibire la “raccolta” di tutti i Gratta e Vinci che ha comprato in oltre 25 anni. Lui li ha raccolti in tutti questi anni, dopo averli grattati senza trovarvi la vincita che si aspettava «per ricordare a me stesso quanti soldi ho buttato via negli anni. Vedere i miei stipendi, i miei risparmi, trasformati in carta straccia pensavo potesse servirmi a smettere. È stato inutile. Ma finalmente mi sto facendo curare». Perché la Ludopatia è una vera e propria malattia, che crea dipendenza, da cui si può guarire solo se curata.
Tutti i soldi “buttati” da Mario
Il signor Mario ha consegnato tutta la raccolta dei sui Gratta e Vinci perdenti al regista teatrale Pietro Arrigoni. Nove scatoloni di tagliandi, per un totale di 362 mila euro, a cui aggiungere un altro scatolone di tagliandi acquistati prima del 2002, altri 45 milioni di lire: per un totale complessivo che supera abbondantemente i 400 mila euro…
(Fonti e approfondimenti: Facebook – Pagina ufficiale statistiche-lotto.it)