Il Comune di Milano ha pubblicato la mappa delle zone off-limits al gioco d’azzardo.
Si tratta della mappa con tutti i luoghi sensibili, per esempio scuole, luoghi di culto, impianti sportivi e oratori. Considerando che viene impedita l’apertura di nuove sale gioco e sale scommesse nel raggio di 500 metri da essi, viene coperto circa il 96% del territorio comunale, grazie anche alle normative già in vigore della Regione Lombardia in materia di gioco d’azzardo.
La percentuale di copertura off-limits alle slot salirà al 99% quando entrerà in vigore il nuovo Regolamento Edilizio comunale della città di Milano.
“Questa mappa – spiega il vicesindaco e assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, Ada Lucia De Cesaris– è la prova provata che Milano è un unico grande luogo sensibile per l’insediamento di nuove attività legate al gioco d’azzardo“.
Viene rimarcato l’impegno dell’amministrazione comunale per far diventare Milano sempre più “città no slot“.
La mappe delle zone off-limits al gioco d’azzardo a Milano
L’articolo 13 del Regolamento comunale di Milano vieta l’apertura di nuove sale gioco e sale scommesse nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili quali: scuole, chiese e luoghi di culto in genere (per esempio i santuari cattolici, gli oratori e le opere parrocchiali, gli istituti, le opere e le fondazioni religiose, gli uffici ecclesiastici della Diocesi di Milano), impianti sportivi, strutture residenziali in ambito socio-sanitario (per esempio i centri diurni, le comunità, i centri multiservizi, le Rsa, gli appartamenti protetti), luoghi di aggregazione giovanile, strutture ricettive per categorie protette. La norma individua come luoghi sensibili anche i parchi gioco, le caserme, gli ospedali e le cliniche.
Nella mappa non mancano le zone di particolare valore civico e culturale come i musei e le sedi di associazioni di volontariato che si dedicano alla pubblica assistenza, i centri sociali e ricreativi, le biblioteche, le scuole di cinema, danza, musica e teatro. Nella categoria “luoghi di culto” rientrano tutti i luoghi per il culto e i centri delle confessioni religiose riconosciute a livello nazionale.
L’assessorato all’Urbanistica del Comune ha quindi disegnato e pubblicato una mappa che, attualmente, copre circa il 96% del territorio comunale.
(Fonti e Approfondimenti: La Repubblica Milano.it,)