La storia di Mps (Monte dei Paschi di Siena), la più antica banca del mondo, si intreccia con la storia di una delle vincite più alte mai realizzate al Superenalotto in Italia.
Era il settembre del 2011 quando a Gubbio venne centrato il sei che fruttò la storica vincita di 65 milioni di euro del jackpot messo in palio per il Superenalotto. Fu tutta Gubbio a festeggiare la vincita, perchè il maxisistema vincente era suddiviso in 100 quote. I titolari della fortunata ricevitoria, pur ammettendo di non possedere nessuno dei 100 tagliandi vincenti, conoscevano tutti i fortunati neo milionari, tutta gente di Gubbio, pensionati, lavoratori, disoccupati,… . La vincita fu una bella boccata d’ossigeno per l’economia del piccolo borgo medievale (65 mld di euro equivalgono al doppio del pil locale). Molti dei fortunati giocatori hanno estinto debiti o finito di pagare in anticipo le rate del mutuo, altri si sono concessi qualche spesa extra, ma l’entità della vincita era tale da permettere di pensare anche a qualche forma di risparmio.
Caso ha voluto che la banca agente, quella in cui sono transitati i pagamenti della maxi-vincita, fosse Mps, finita da alcuni giorni al centro delle cronache per lo scandalo derivati. In molti hanno poi optato per l’opzione di vincolare i soldi della vincita presso la stessa banca che garantiva un rendimento del 5,5% annuo per un deposito di durata minima di due anni (al netto delle trattenute di legge, 25mila euro all’anno solo di interessi). Ma ora che si prospetta un futuro incerto per Mps, tutti si chiedono che fine faranno quei soldi?
Certo, c’è il fondo di garanzia che rimborsa i depositi giacenti in banche fallite, ma il fondo di garanzia assicura i depositi fino a 100.000 euro. Alcuni dei vincitori hanno depositato anche fino a 2,5 milioni di euro in Mps. Ed ora il timore della beffa serpeggia tra la gente di Gubbio…
(Fonte: www.ilsole24ore.com)