Teoria della probabilità applicata al lotto
Le estrazioni del lotto sono eventi indipendenti l’uno dall’altro: in nessun modo l’esito di un’estrazione può influire sull’esito di un altra estrazione, non esiste cioè nessun metodo matematico che permetta di predire le future estrazioni.
Esiste tuttavia la Teoria dei numeri ritardatari, che cerca di basare i suoi risultati sulla Legge dei grandi numeri e che permette agli ‘esperti’ del settore di lucrare sulle convinzioni di accaniti giocatori. L’errore fondamentale che viene fatto quando si cerca di predire l’esito di un estrazione basandosi sui numeri ritardatari e che si confonde l’analisi a priori con l’analisi a posteriori di un evento, dunque si confonde il calcolo delle probabilità con l’analisi statistica.
Supponiamo di lanciare 100 volte una moneta non truccata e di voler contare quante volte esce testa(T) e quante volte esce croce(C). Il calcolo delle probabilità, l’analisi a priori, ci dice che 50 volte uscirà T e 50 volte C. Supponiamo di fermarci al 50° lancio e di non conoscere l’esito dei 50 lanci già effettuati: normalmente ci si aspetta che negli ultimi 50 lanci uscirà 25 volte T e 25 volte C, sempre secondo il calcolo delle probabilità. Se però conosciamo l’esito dei primi 50 lanci, per esempio supponiamo che sia uscito 50 volte T, un ‘esperto’ di teoria dei ritardatari dià che, per ‘riequilibrare’ le cose, nelle ultime 50 estrazioni dovrà uscire più volte C, come se ci fosse un meccanismo che permetta alla moneta di ricordare che T è già uscito 50 volte nelle ultime 50 estrazioni. Se perè qualcuno ci dice che prima dell’esperimento dei 100 lanci è stato effettuato un epserimento da 1000 lanci da cui risulta che C è uscito 900 volte, allora siamo autorizzati a prevedere che negli ultimi 50 lanci probabilmente uscirà T. In questo scenario è evidente un balletto di cifre che si basa solo sul tentativo di bilanciare T e C. L’esempio del lancio della moneta può essere applicato facilmente al dominio del lotto.
I numeri più ritardatari
La seguente tabella è relativa ai 5 numeri più ritardatari nella storia del lotto dal 1939 al 2007.
Numero | Ruota | Estrazioni attese | Data di uscita |
---|---|---|---|
34 | Cagliari | 203 | 2006-04-01 |
55 | Bari | 196 | 1960-03-12 |
82 | Bari | 193 | 1943-11-27 |
71 | Cagliari | 191 | 1971-06-26 |
53 | Venezia | 182 | 2005-02-09 |
La probabilità che un numero esca 203 estrazioni dopo l’ultima sua estrazione su una determinata ruota, come accaduto per il 34 sulla ruota di Cagliari nel 2006, è di 1/109443 (evento comunque 402 volte più probabile rispetto ad indovinare una cinquina su una determinata ruota). In media nella storia del lotto il ritardo medio è stato di 90 estrazioni, come d’altra parte risulterebbe dall’analisi probabilistica.
Dalla tabella risulta come negli ultimi anni siano stati battuti i più significativi record relativi ai numeri ritardatari, oltre al 34 su Cagliari anche il 53 su Venezia. Ogni volta che si registrano tali ritardi il gioco del lotto diventa un fenomeno di costume che spinge moltissimi giocatori ad accanirsi sui ritardatari con incremento esponenziale delle giocate e spesso inevitabilmente anche episodi da cronaca nera.
Oltre agli estratti ritardatari sono di grande rilevanza anche le analisi sugli ambi ritardatari. Il capolista assoluto della classifica degli ambi ritardatari è 17-56 sulla ruota di Bari. Da quando le estrazioni del lotto vengono effettuate su 10 ruote, 1939, i numeri 17 e 56 non sono mai stati estratti insieme sulla ruota di Bari.