Secondo recenti studi, condotti da Datanalysis intervistando 1000 genitori di ragazzini fra i 10 e i 17 anni e presentati all’International Pediatric Congress on Environment, Nutrition and Skin Diseases, a Marrakech, un ragazzo su cinque tra i 10 e i 17 anni in Italia frequenta abitualmente sale da gioco. Un bambino su quattro tra i 7 e i 9 anni ha già usato almeno una volta la paghetta per tentare la fortuna con Gratta&Vinci e lotterie varie. Sempre più facilmente entrando in una sala da gioco può capitare di vedere ragazzi chiedere ad adulti di giocare per conto loro (essendo vietato alle ricevitorie accettare scommesse da minori).
Emerge come i giovanissimi giochino non tanto per “fare soldi“, ma soprattutto per divertimento. Alla loro età difficilmente si capisce il reale valore dei soldi. Il 5% di bambini tra 7 e 9 anni gioca abitualmente al Gratta&Vinci. Diffuso anche il gioco alle slot-machinenes e non certo aiutano le luci e i colori sgargianti: l’8% dei bambini è attratto da esse.
“Ragazzi in gioco“
La campagna di sensibilizzazione contro la ludopatia tra i minori promossa dal Simpe affronta il tema della dipendenza da gioco, attraverso corsi dedicati a pediatri e ragazzi, principalmente nelle scuole. Si cercherà di analizzare sintomi e conseguenze del gioco patologico.
Secondo recenti allarmanti studi, un under 18 su cinque gioca abitualmente alle slot machines, lotto, Superenalotto e altri giochi basati sulla fortuna. Ben il 90% dei genitori ignora il fenomeno e non sa cosa sia la “ludopatia“, ignorandone addirittura il significato. Buona parte degli altri, pur ammettendo di conoscerlo, confessano di riuscire ad arginare a fatica il fenomeno tra i loro figli.
Arginare il fenomeno del gioco d’azzardo è molto importante, soprattutto tra i ragazzi, per evitare che tale abitudine sfoci in gioco patologico. Questo è l’obiettivo primario della campagna “Ragazzi in gioco“.
(Fonti e Approfondimenti: GiocoNews)