La notizia arriva da Torino e ha come protagonista un ex-farmacista, che ora vive con una pensione di 546 euro al mese. I suoi avvocati fanno causa, per ora senza esito, sia all’azienda che produce il farmaco contro il morbo di Parkinson “incriminato” (per ottenere un risarcimento per la presunta dipendenza da gioco), ma anche alla ASL in quanto pare, a seguito di analisi approfondite, che il signor Marchetti non soffra e non abbia mai sofferto del morbo di Parkinson.
Per il momento la denuncia contro il neurologo dell’ASL finisce in un nulla di fatto perché – secondo la procura – si tratta di un “errore diagnostico possibile“. Caso archiviato.
Da dimostrare, poi, l’accusa contro l’azienda che produce il farmaco Mirapexin, su cui già dal 2008 si è concentrata l’attenzione di molti esperti.
Nel 2008 il signor Marchetti, dopo un servizio al tg riguardante il farmaco e i suoi possibili effetti collaterali, chiama il medico curante e riesce a far abbassare la dose di farmaco assunta quotidianamente. Il Mirapexin è già oggetto di indagine del pm Raffaele Guariniello, perchè sospettato di causare dipendenza dal gioco d’azzardo.
“Ero sempre euforico – dichiara il signor Marchetti – e pur di scommettere avevo smesso anche di mangiare e dormire“. Tale euforia sarebbe giunta in concomitanza dell’inizio dell’assunzione del farmaco nel 2005. Ma “L’azienda farmaceutica – spiega a La Repubblica l’avvocato di Marchetti – non si è detta disponibile ad una trattativa perché nessun medico aveva ricollegato il vizio del gioco all’assunzione del farmaco“.
Dal 2005 al 2008 il “paziente” dilapida un patrimonio di 600mila euro alle slot machinese.
Restando in tema di slot machinese, da alcuni giorni è partita Slot Mob, l’iniziativa che premia gli esercenti che decidono di eliminare le slot machines dal proprio bar.
(Fonte: www.tgcom24.mediaset.it)
