Alla fine tutto è finito nel migliore dei modi per Pina Balzan, tabaccaia di Belluno, con la “non punibilità” pronunciata dal giudice Antonella Coniglio. Ma la signora Balzan è finita nei guai per essersi fidata troppo di alcuni suoi clienti del gioco del Lotto.
La tabaccaia era finita sotto accusa per mancati versamenti inps relativi al 2010 ad alcuni dipendenti per l’irrisoria cifra di 240 euro: ne aveva versati 750 euro su 990. la restante parte era stata ‘rinviata’ per fare credito ad alcuni clienti che inseguivano un numero ritardatario al Lotto (il numero 53 sulla ruota di Venezia, che nel 2010 aveva raggiunto un picco). “Ho dato credito a clienti – ha detto la donna al giudice – ai quali non dovevo dare fiducia“. Erano 3 clienti abituali: “Li conoscevo, pensavo che mi avrebbero pagato. Invece i soldi non li ho più visti“. Inoltre nello stesso periodo la donna si è dovuta assentare dal lavoro per motivi di salute. Tra l’alto il ‘debito’ di 240€ è stato saldato, seppure in un secondo momento.
La stessa pubblica accusa, sostenuta dal pm Sandra Rossi, aveva chiesto l’assoluzione piena per la commerciante. E anche il giudice ha dato ragione a quest’ultima, tenendo conto anche del nuovo articolo sulla tenuità del fatto, il 131bis del codice penale.
La tabaccaia di Belluno ‘tradita’ dal ritardatario 53 sulla ruota di Venezia
I guai per la tabaccaia sono iniziati quando tre suoi clienti le hanno chiesto di far loro credito per continuare a giocare il ritardatario 53 sulla ruota di Venezia.
La commerciante si è fidata troppo ma i soldi non li ha più visti. Di qui un buco che ha comportato un leggero ritardo nel pagamento dei contributi inps di alcuni dipendenti.
Di certo, dopo questa sventura, la tabaccaia appenderà nella sua ricevitoria un cartello con su scritto “Non si fa credito a nessuno“!
(Fonti e Approfondimenti: IlGazzettino – Tabaccaia bellunese fa credito a clienti del Lotto e finisce nei guai)