A mandarlo in rovina sono state le spese folli e la droga, oltre al gioco.
Alcuni giorni fa l’uomo si trovava in tribunale per l’accusa di spaccio di droga, nella sua abitazione furono rinvenuti 121 grammi di cocaina e 6 di eroina: “Un miliardario non ha bisogno di spacciare” si è giustificato davanti ai giudici, ed è stato assolto. Almeno una buona notizia per l’ex miliardario appassionato di Totogol.
La parabola discendente del protagonista di questa storia inizia nel 1998, quando l’uomo vinse al Totogol 5,8 miliardi di lire con una schedina da 1.600 lire: “Ho speso subito un miliardo per l’acquisto di un superattico; poi un’altra casa, oltre ad automobili e moto. Mi compravo di tutto“. Poi iniziano subito i guai: nel 2000 la moglie causa un incidente con la sua BMW, al cui interno viene trovata della cocaina, e lui finisce in carcere.
Altri guai giudiziari nel 2008, quando viene incriminato per spaccio e poi definitivamente assolto. Dopo un soggiorno in comunità per disintossicarsi, oggi l’uomo non ha carichi giudiziari pendenti né debiti, pagati con la vendita di lussuosi immobili. Della vincita però non c’è più traccia, svanita tra divertimenti e spese folli. Una parte della vincita è stata reinvestita anche nel gioco.
Dopo 15 anni il 53enne riminese non è più miliardario e oggi vive con suo figlio 12enne, facendo un dignitoso lavoro e con uno stipendio da 700€ al mese. Di storie come questa ce ne sono tante, come quella di un inglese che nel 2002 vinse 11 milioni di euro e che nel giro di pochi anni è diventato povero.
Secondo le ultime stime il Totocalcio e il Totogol sono giochi sempre più meno popolari tra gli italiani: nei primi 10 mesi del 2013 le giocate sono calate di circa il 25%, passando da 43,3 milioni di euro nel periodo gennaio-ottobre 2012 a poco più di 33,2 milioni nello stesso periodo di quest’anno.
(Fonte: Net1news)