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Vincita da 209 milioni di euro al Superenalotto: lo Stato tratterrà ben 25 milioni di euro

Dalla maxi-vincita di Lodi al Superenalotto da 209 milioni di euro, lo Stato detrarrà ben 25 milioni. Al superfortunato vincitore, quindi, andranno realmente “solo184 milioni.
La trattenuta del 12% e dovuta alla “Tassa sulla Fortuna” (nota anche come “Win Tax“), passata dal 6% al 12% a partire dal 1° ottobre 2017.
Se la vincita venisse reclamata da un intermediario, un avvocato o un notaio, a quest’ultimo spetta una parcella compresa tra l’1% e il 3%.
L’intera somma di 209 milioni di euro finirebbe nelle casse dello Stato se la vincita non venisse reclamata entro il termine di 90 giorni.
Il vincitore dovrà presentarsi entro la data massima presso uno dei due Uffici Premi di Sisal, con sede a Roma e Milano, con un documento d’identità e la ricevuta originale del Superenalotto che attesta la vincita. Dovrà, inoltre, comunicare il proprio codice fiscale e l’IBAN su cui verrà effettuato l’accredito della somma vinta, al netto della Tassa sulla Fortuna.

Oltre ai 25 milioni trattenuti alla fonte, il vincitore non avrà altri obblighi con il Fisco

Tolta la “Tassa sulla Fortuna“, il vincitore si potrà godere tranquillamente i restanti 184 milioni di euro senza alcun altro obbligo con il Fisco. Al più ci saranno da pagare le ordinarie imposte sulle future rendite o sugli immobili acquistati con i proventi della vincita.

(Fonti e approfondimenti: Facebook – Pagina ufficiale statistiche-lotto.it)

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