“Vite in gioco, oltre la slot-economia” è il nuovo libro di denuncia contro la ludopatia.
L’Italia è un paese sempre più povero e gli italiani affidano sempre più il proprio futuro al caso (Lotto, Superenalotto, Gratta e Vinci, Slot Machines, etc…): nel 2013, secondo i dati forniti dalla Onlus Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, il gioco d’azzardo ha registrato un fatturato record di 84,7 miliardi di euro. Una cifra impressionante: ogni italiano ha speso, in media, oltre mille euro. Del totale speso alla ricerca della ‘fortuna‘, solo 67,6 miliardi sono rientrati nelle tasche dei giocatori, mentre oltre 17 miliardi di euro sono finiti direttamente nelle casse dello stato.
Nel 2012, tuttavia, era stata registrata una spesa ancora superiore, pari a 88 miliardi di euro. Se si divide la spesa totale per il numero di abitanti, l’Italia è seconda solo all’Australia. Da noi, secondo una ricerca effettuata da Gruppo Abele che ha interessato 15 regioni italiane, un over65 su 3 è a rischio dipendenza da gioco.
Nei mesi scorsi un altro libro in tema di ludopatia,“Le giocatrici. Lotto. Slot machine. Bingo”, di Marilena Lucente , aveva suscitato grande interesse.
Vite in gioco, oltre la slot-economia
Il libro denuncia “Vite in gioco, oltre la slot-economia“, curato da Carlo Cefaloni, è stato presentato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati.
Con il contributo di illustri sociologi, giornalisti, economisti, matematici e operatori sociali (molti dei quali aderiscono alla campagna Slot Mob), il libro cerca di affrontare uno degli aspetti legati alla ludopatia meno affrontati in genere: i legami delle concessionarie di gioco con il mondo politico-economico-finanziario.
In Italia ci sono solamente 13 concessionarie di gioco che si spartiscono il giro d’affari legato al gioco d’azzardo.
A titolo di esempio nel libro si evidenzia, tra le altre cose, come Augusto Fantozzi, attuale presidente di Sisal Group SpA, sia già stato comissario straordinario dell’Alitalia e che era ministro dell’Economia tra il 1995 e il 1997, proprio quando la Sisal ottenne la concessione dell’Enalotto che poi, nel 1997, divenne Superenalotto, gestito proprio da Sisal.
(Fonti e Approfondimenti: notizie.tiscali.it)