Sapevate che anche Gabriele D’Annunzio giocava al Lotto?
In generale il grande scrittore manifestò la «superstizione assidua», come lui stesso la definì, attraverso il culto dei numeri. Ed era parecchio scaramantico: pare che prediligesse e amasse i numeri dispari, mentre detestava parecchio i numeri pari perché, diceva, portano sfortuna! Sembra addirittura che Gabriele d’Annunzio in più occasioni avesse corretto la numerazione delle pagine di alcune sue opere letterarie in cui erano raccontate disgrazie.
In generale il poeta era un grande appassionato di numerologia e attribuiva ai numeri «poteri magici».
I numeri preferiti da Gabriele D’ANNUNZIO nel gioco del Lotto
Come detto, Gabriele D’Annunzio amava i numeri dispari. Il suo preferito in assoluto era l’11; seguivano nell’ordine il 9, il 7, il prediletto letterariamente. C’erano poi il 21 e il 27, multipli di 7 e 9. E’ quanto emerge da una ricerca dello studioso Attilio Mazza negli archivi del Vittoriale.
I numeri dei “suoi” studi scaramantici D’Annunzio li giocava anche al Lotto, pare fosse pure assiduo giocatore. Ma qui faceva qualche piccola eccezione, preferendo invece i numeri pari (pur includendo generalmente nelle combinazioni di numeri pari anche il numero dispari 11, che per la smorfia simboleggia le “corna“).
Tra le vincite più grosse al Gioco del Lotto realizzate da D’Annunzio, se ne ricorda una da 42.000 lire del 31 agosto 1907. La vincita fu realizzata con il terno
D’Annunzio preferiva il terno secco, soprattutto sulle ruote di Firenze, Milano e Venezia. In genere, giocava tra le 60 e le 100 lire.
Il Gioco del Lotto, nella sua lunga storia, negli anni ha affascinato tanti poeti e scrittori italiani e stranieri. Oltre a Gabriele D’Annunzio, anche Emilio De Marchi, Matilde Serao e perfino il britannico Clarles Dickens.
(Fonti e approfondimenti: Facebook – Pagina ufficiale statistiche-lotto.it)