La “mania” del Gioco del Lotto contagia tutti: non solo poveri in cerca di un po’ di Fortuna, ma anche marchesi, cravattari, negromanti e fattucchiere. Lo conferma anche il recente report di IGT 2018 sul gioco in Italia.
Nel «Paese di cuccagna» ci sono cabalisti infoiati, ludopatici di varie estrazioni sociali. Su questa mania contagiosi lo Stato, impersonato dal “tenitore del Banco”, ci guadagna parecchio.
Il «Paese di cuccagna», di Paolo Coletta, ha debuttato al Teatro San Ferdinando di Napoli, nel regno della Cabala e del Gioco del Lotto. Lo spettacolo è tuttora in tournée in tutta Italia.
La trama si incentra sull’esaltazione di numeri annunciati come vincenti, ma puntualmente perdenti, e la disperazione di intere famiglie. L’Assistito (Michelangelo Dalisi) è il “veggente” della situazione, colui che dà ai giocatori le combinazioni fortunate. C’è la sicumera dogmatica del rappresentante statale, impersonato da un giovane Eduardo Scarpetta, discendente doc dell’omonimo bisnonno. Sullo sfondo, il coro degli scommettitori sostiene con vigore la disgrazia di intere fortune svanite e debiti non pagati.
“Il Paese di Cuccagna“
“Il Paese di Cuccagna” è un’opera teatrale liberamente ispirata al romanzo omonimo di Matilde Serao.
Testo, musiche e regia a cura Paolo Coletta, con Michelangelo Dalisi, Gennaro Di Colandrea, Carlo Di Maio, Ivana Maione, Alfonso Postiglione, Antonella Romano, Federica Sandrini, Eduardo Scarpetta, Antonella Stefanucci, Anna Rita Vitolo.
(Fonti e approfondimenti: Facebook – Pagina ufficiale statistiche-lotto.it)